Come diventare un leader efficace evitando questi 4 tratti di personalità

Chi sono i cattivi leader?

Spesso i cattivi leader ritengono che i loro tratti peggiori siano ciò che li rende dei buoni leader.

Non lasciare che questo accada anche a te. Se credi di avere uno di questi 4 tratti, ti assicuro che la tua leadership migliorerà se impari come evitarli.

Scopriamo insieme quali sono i tratti che andrebbero corretti per essere davvero un buon leader.

Leadership e potere sono due cose molto diverse, eppure si tende spesso a confonderli. Ascoltiamo ogni giorno notizie su capi potenti e dittatori che vengono definiti leader, ma la verità è ben diversa.

Proviamo a entrare nella personalità dei cattivi leader per vedere cosa li fa funzionare in modo distorto e come possiamo evitare di essere uguali a loro

La maggior parte dei cattivi leader non sa di esserlo, anzi spesso ritiene di essere buono in virtù dei risultati di obbedienza e disciplina che ottiene. 

Se ti riconosci in questo elenco di tratti, non disperare. Puoi fare meglio, cambiare è possibile.

Ecco i quattro tratti della personalità dei cattivi leader che dovresti evitare per essere un buon leader. 

Leader orgoglioso

Federico Gerardi - Team consultant
Photo by Viktor Forgacs on Unsplash

Il primo è l'orgoglio. I cattivi leader sono orgogliosi. Pensano troppo a se stessi e per questo reagiscono con forza ogni volta che si sentono in difficoltà.

Per orgoglio credono di essere gli unici a poter guidare e portare a termine le cose. Questo orgoglio fa credere loro di avere sempre ragione

In realtà ciò che accade è che le diverse visioni del team non emergono, non vengono espresse, e l’unica “ragione” che resta è quella del boss.

Questo clima porta alla mentalità del "fine che giustifica i mezzi", pessimo approccio per avere un team che collabora al successo. Piuttosto nascono rivalità e stratagemmi per compiacere il capo a discapito dei risultati.

La sola via da seguire per un leader orgoglioso è coltivare l'umiltà

Fidati sinceramente di coloro che sono con te, lascia che esprimano il loro valore, anche se diverso dalle tue aspettative.

Osserva il modo in cui gli altri leader (sì esatto, non ci sei solo tu come leader nel tuo gruppo) contribuiscono alla causa e ricompensali con il riconoscimento pubblico. 

Leader belligerante

Federico Gerardi - Team consultant
Photo by Hasan Almasi on Unsplash

Un leader belligerante ha un atteggiamento sempre ostile e aggressivo.

Non si tratta di strategia aziendale al servizio dei risultati. Questa aggressività è rivolta a colleghi e collaboratori, a coloro cioè che dovrebbero essere considerati come alleati

Pensa a un generale che in una battaglia rivolge la sua ostilità sui propri soldati anziché verso il nemico. Come potrebbe un leader così vincere la battaglia? E cosa penserebbero di lui i suoi soldati?

Un leader belligerante è visto come sconsiderato e inaffidabile da coloro che sono sotto il suo controllo.

Per lui lo scopo più alto sembra essere primeggiare su tutti invece che portare tutti a primeggiare, e così accade che i collaboratori, uno dopo l’altro, lo abbandonano.

Se ti riconosci nel leader bellicoso, la via da seguire per cambiare è la gentilezza. Sii gentile con i dipendenti. Ogni gesto gentile porta conseguenze e si diffonde come un virus buono.

Questo non significa che dovresti cedere il controllo e lasciare che i collaboratori facciano ciò che vogliono senza regole. C'è sempre un tempo e un luogo per esprimere una critica costruttiva. Ma raramente è l’istante in cui si desidera farlo.

Piuttosto, concentrati sui sentimenti dei subordinati, cura l’empatia per riconoscere lo stato d’animo in cui si trova il collaboratore mentre interagisce con te. Se sente di potersi fidare di te senza il rischio di essere aggredito, le cose andranno molto meglio. 

Leader dominante

Federico Gerardi - Team consultant

Un leader dominante ottiene sempre ciò che vuole, sempre; qualunque cosa accada.

Un leader dominante travolge gli altri e gestisce l'organizzazione come una dittatura. 

La disobbedienza (o il pensiero diverso) viene affrontata rapidamente e brutalmente. 

Non credo sia una novità, ma credo vada ribadito: il dominio non è una leadership, è solo dominio.

Non c'è ispirazione nel dominio. Se ti accorgi di essere dominante, concentrati sulla democratizzazione della tua organizzazione. 

Trova il modo di ascoltare e seguire le opinioni degli altri. Cerca di ispirare coloro che stanno sotto di te piuttosto che costringerli a sottomettersi.

Lascia che la soluzione finale sia frutto del contributo dato da molti.  

Leader intimidatorio

Federico Gerardi - Team consultant

Per arrivare a dominare, i cattivi leader intimidiscono le persone, spesso senza accorgersene. Questo atteggiamento è semplicemente bullismo da liceo, solo che siamo tutti cresciuti e non è tollerabile sul lavoro (oltre che inefficace). 

Certo, se puoi intimidire qualcuno fisicamente, mentalmente o emotivamente, puoi ottenere ciò che desideri. Ma a quale prezzo?

Le minacce sono un modo per indurre le persone a cedere alla tua volontà, ma sono un segno di scarsa leadership

Le persone seguono i bulli, ma solo per paura. Dominare i collaboratori indebolisce la tua leadership.

Il classico problema con l'essere un bullo è che a un certo punto ti imbatterai in un bullo più bullo di te e i tuoi seguaci si affolleranno a seguirlo perché può proteggerli da te

I bulli si ritrovano inevitabilmente soli e senza amici. Non dovresti essere una fonte di paura per coloro che collaborano con te. 

Se hanno paura di te, sei un leader terribile. 

Crea relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto. Scoprirai che i tuoi collaboratori saranno più fedeli e produttivi.

Conclusioni

Sono sicuro che avrai visto emergere uno schema da questi 4 tratti del cattivo leader

Prova a osservare il modo in cui ti rivolgi ai tuoi collaboratori e come chiedi loro di partecipare al risultato. 

Ciascuno di noi ha in parte questi tratti, non si tratta di scoprire se ci sono.

Occorre solo capire quanto sono estesi nel nostro lavoro, e lavorare per ridurne la forza e la portata.

Essere un buon leader è il risultato di una lavoro continuo su sé stessi, sulle proiezioni che la mente automaticamente fa e che comportano pessimi risultati a fronte di ottime intenzioni.

 Lavora su questi 4 tratti e vedrai presto migliorare la qualità della tua leadership.

Foto di copertina by Andrew Santellan on Unsplash
Contattami
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram