ARGOMENTI DEL POST
Nelle mie consulenze mi trovo spesso a contatto con team di lavoro nuovi e differenti, e tutti presentano una comune convinzione, ovvero che il lavoro sia l’opposto del gioco.
Quando provo ad esplorare la loro visione del lavoro, ritrovo spesso affermazioni come "Adesso smettiamo di giocare e lavoriamo", "Devi farla bene, non è mica un gioco" che denotano quanto il gioco sia visto come nemico della produttività e ostacolo per la buona esecuzione di un compito.
Al contrario, sono moltissime le analogie e i punti di contatto tra gioco e lavoro.
Entrambi infatti si basano su:
Quindi lavorare è un gioco?
Non proprio, ma di sicuro gioco e lavoro hanno in comune più di quanto potresti immaginare.
"L'uomo [...] è completamente uomo solo quando gioca."
- Friedrich Schiller
Il gioco ha una funzione evolutiva di fondamentale importanza per tutti gli animali, non solo per l'uomo.
Attraverso il gioco ogni essere vivente si prepara al mondo che lo circonda e alle sue regole.
Attraverso il gioco il cervello crea mappe e rappresentazioni che guidano l’azione anche quando il gioco termina.
L’uso costante di prove e simulazioni nel gioco scolpiscono il nostro cervello.
Queste attività sono infatti correlate alle dimensioni della corteccia frontale e del cervelletto, due aree del nostro cervello coinvolte nei processi di attenzione, elaborazione del linguaggio, attività cognitiva, senso del ritmo e molto altro ancora.
Si, ma cosa c’entra il lavoro con il gioco?
Il principale aspetto in comune tra gioco e lavoro è l’uso della creatività. In entrambi infatti usiamo creatività per:
Insomma sia nel gioco che nel lavoro costruiamo un nostro mondo. Costruzione e distruzione (per far spazio al nuovo) sono attività essenziali per chi gioca, così come per chi lavora.
Integrare il gioco nei progetti da quindi impulso alla creatività, e restituisce entusiasmo e senso di novità, con una ricaduta positiva sulla produttività.
Con la creatività affrontiamo e risolviamo le difficoltà, miglioriamo le competenze, e diamo un senso al nostro mondo e a noi stessi. Un fattore decisivo per ottenere risultati nel lavoro.
In questa affermazione ci vengono in supporto le neuroscienze che hanno ormai dimostrato come il giocare faciliti la creazione di nuove reti neurali, affinando così le abilità di realizzare nuovi schemi e la capacità di confrontarsi con situazioni impreviste.
Durante il gioco, in modo del tutto naturale, si neutralizzano le difese personali e si conquista maggiore equilibrio interno, condizione ideale per recuperare energia e focalizzare l’attenzione.
Spesso infatti dopo il gioco emergono in modo spontaneo soluzioni a problemi incontrati nel lavoro o idee innovative per procedere su un progetto.
Il ruolo centrale che il gioco ha per la creatività e l’innovazione è la ragione per la quale vengo spesso coinvolto dalle aziende nei progetti di ricerca e sviluppo o empowerment del team.
Questo perché sempre più spesso sul mercato fa la differenza l'innovazione di prodotto e la comunicazione non convenzionale, frutti questi della creatività.
Non esiste altro metodo efficace quanto il gioco per stimolare la creatività al servizio di nuovi prodotti, nuove tecniche, nuovi servizi e nuove soluzioni a vecchi problemi.
Una delle attività derivanti dal gioco più nota a livello aziendale è il brainstorming.
Se ben condotto, durante un brainstorming emergono idee interessanti, e subito dopo le persone si sentono più intelligenti e apprezzate. Un fattore che contribuisce da subito al miglioramento della produttività.
Perché accade?
Alla base di questo processo c’è la presenza di una regola di gioco:
“non considerare la qualità di un’idea, tutte le idee sono accettate”
e quindi non filtrare, sospendi il giudizio per farle uscire tutte (contrariamente a quanto si fa di solito sul lavoro) e allo stesso tempo rispetta tutte le idee espresse dagli altri.
Grazie a questa regola le persone si sentono libere di scherzare e divertirsi, perché garantisce loro immunità dalle critiche.
Nasce così un clima che stimola la creatività ma soprattutto riduce le difese personali che impediscono normalmente alla creatività di esprimersi.
Questo è solo uno degli esempi delle possibili applicazioni del gioco nel lavoro.
Sebbene l’utilizzo dei giochi sul lavoro richieda una capacità di conduzione dedicata, questo non significa che non si possa comunque utilizzare gioco nei progetti per migliorare la produttività e il clima.
Perché ci sia gioco tra le attività del tuo team, rispetta queste proprietà:
Inserisci questi aspetti nella gestione del tuo team e prova con alcuni giochi più strutturati per avere effetti positivi.
Tra i tanti disponibili, ti suggerisco 3 giochi che puoi svolgere con facilità anche in ufficio.
Obiettivi: stimola la comunicazione e la condivisione di strategia
Il conduttore mostra ai partecipanti (divisi in gruppetti da 3 o 4 persone) una figura realizzata con le costruzioni. I partecipanti hanno il compito di replicare la figura con le costruzioni disponibili.
Una volta mostrata la figura, il conduttore la nasconde. I partecipanti di ciascun gruppo devono collaborare per replicare una figura fedele all’originale
Ogni gruppo può inviare un membro per vedere la figura originale, ma solo una volta tornato al suo gruppo potrà dare istruzioni agli altri su come proseguire.
Al termine del tempo stabilito (tra i 30 e i 60 minuti) il conduttore mostra l’originale e con le varie riproduzioni si procede all’elezione del vincitore.
Per altre idee con i Lego, ti suggerisco la lettura del post Giochi da fare in ufficio con i Lego: 3 idee per divertirsi e stimolare la mente.
Obiettivi: incentiva la cooperazione, la comunicazione e la capacità di determinare gli obiettivi
Viene chiesto ai partecipanti disposti in cerchio, di lanciare una palla uno dopo l’altro.
Chi lancia la palla deve pronunciare a voce alta il nome di chi l’ha ricevuta, il quale farà lo stesso verso il prossimo membro. Il gioco termina quando tutti hanno ricevuto e lanciato la palla almeno una volta.
Una volta terminato con i lanci, a ciascuno viene chiesto di dire da chi ha ricevuto la palla e a chi l’ha lanciata.
Obiettivi: incentiva il pensiero creativo e la collaborazione di gruppo
Il conduttore fornisce ai partecipanti (divisi in gruppetti da 3 o 4 persone) materiale vario di cancelleria e rivela una parola che definisce un concetto astratto (es. “Vittoria”) o concreto (es. “Cuore”).
I partecipanti hanno il compito di rappresentare il concetto con tutti i materiali che hanno a disposizione ( non solo, tutto è ammesso).
Allo scadere del tempo (tra i 45 e i 60), tutte le costruzioni vengono posizionate accanto e il rappresentante di ciascun gruppo ha a disposizione 2 minuti per spiegare la propria rappresentazione agli altri.
In questo caso, è bene non inserire un vincitore ma trasmettere l’idea che ciascuna rappresentazione è ugualmente valida e complementare.
Se ti sei divertito con questi 3 giochi in ufficio e ti è piaciuto il mio post, ti invito a contattarmi per conoscere di più sul mio metodo di miglioramento del lavoro in team.